Scaffalature portapallet



E’ la struttura ideale per gestire merce pallettizzata con elevate quantità di referenze di prodotto. Semplice da gestire, poco costoso da impiantare e mantenere, rappresenta la soluzione più frequente, fornendo un ottimo punto di incontro tra prestazioni e costi. I punti di forza operativi sono la flessibilità di impiego e l’indice di accessibilità massimo (tutta la merce è accessibile senza doverne movimentare altra). Richiede sovente l’utilizzo di carrelli elevatori frontali o a montante retrattile. Esistono scaffalature porta pallet più avanzate, con indici di sfruttamento superficiale maggiori, servite da carrelli trilaterali, che presentano corsie più strette ma medesimo indice di accessibilità. I costi di impianto vanno aumentando dalla scaffalatura servita da frontali a quella servita da trilaterali, e questo è uno dei parametri fondamentali come input di progetto.

Generalmente questo tipo di impianti si possono prestare sia per le operazioni di stoccaggio merci di lungo periodo, sia per le operazioni di picking e packing, svolte a livello del terreno o anche in quota. I mezzi di movimentazione utilizzabili per svolgere anche queste operazioni nei magazzini a scaffali porta pallet sono i carrelli commissionatori, con altezze di sollevamento della cabina ridotte oppure a tutta altezza, a seconda che il picking debba essere svolto solo a  bassi livelli oppure su tutta l’altezza dello scaffale.
Nel caso in cui il picking venisse effettuato solo a livello del terreno, occorre prevedere dei flussi di merce di abbassamento, ossia di trasferimento dei beni dai livelli elevati (sfruttati per lo stock) ai livelli bassi, sfruttati per il prelievo degli ordini.

In un magazzino dotato di scaffalature porta pallet possono quindi convivere tre differenti flussi di merci e tre differenti utilizzi dei mezzi:
1.       flussi di messa a stock dei prodotti
2.       flussi di abbassamento di prodotti da livelli di stock a livelli di picking
3.       flussi di prelievo prodotti per allestimento ordini.

La convivenza di queste differenti operazioni in un magazzino così strutturato rende ragione quindi della sua flessibilità di utilizzo.

In termini di efficienza dello stoccaggio, valutato come numero di unità di carico (solitamente pallets) per metro quadro di superficie operativa disponibile, tale soluzione, rispetto a quelle tecnicamente più evolute presenta i valori più bassi.

Nel caso di magazzino a scaffali standard, tale coefficiente di utilizzazione superficiale viene calcolato, considerando la larghezza standard di una corsia per carrelli retrattili di 3 metri, con la formula:

Pallet / mq = 0,4 x L  , dove L = numero di livelli di stoccaggio.

Per esempio, in un magazzino dove il numero di livelli di stoccaggio è pari a 5 (incluso il livello terreno), il coefficiente è pari a:

0,4 x 5 = 2,0 posti pallet / mq.

Se la superficie operativa disponibile per il magazzino fosse di 5.000 mq, la capacità totale del magazzino sarebbe:

2,0 x 5000 = 10.000 posti pallet.

In sede progettuale tali valori vanno confrontati con gli omologhi parametri delle altre soluzioni, per scegliere quella ottimale in termini di costi / benefici, in funzione delle necessità operative dell’azienda.

Buona Logistica!

2 commenti:

  1. Salve, volevo chiedere quanti abbassamenti si puo effettuare nell'arco d un ora Lavorativa ?

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