Gestione delle scorte: costi e benefici

La problematica della gestione delle scorte fa parte del controllo del flusso e degli accumuli intermedi delle merci all'interno del processo distributivo. Gestire le scorte significa porsi un obiettivo duplice, le cui facce si pongono in contraddizione: da un lato si ricerca la minimizzazione del costo di mantenimento a magazzino dei materiali, dall’altro si deve garantire al tempo stesso la necessaria regolarità di funzionamento alla filiera distributiva.

A scorte basse corrisponderà un costo minore, ma anche possibili irregolarità di erogazione delle merci lungo la filiera; viceversa, a scorte alte corrisponderà un maggiore costo di mantenimento ma anche una riduzione delle discontinuità di attraversamento del processo logistico da parte della merce.
Questo perché i costi e i benefici di tenuta scorte sono i seguenti.

Costi
Costo finanziario: acquistare scorte significa “congelare” denaro in esistenze di materiali, che possono essere riconvertite in denaro solo nel momento in cui il mercato le richiede: c’è dunque un possibile “mancato guadagno” derivante dalla non utilizzabilità alternativa della liquidità investita in scorte, e addirittura può esserci un indebitamento per il pagamento dei fornitori, che genera interessi passivi.
Costo operativo: maggiore è la quantità di materiale che si tiene a scorta, maggiori sono le infrastrutture necessarie per gestire la scorta stessa: magazzini per lo stoccaggio, impianti e mezzi di movimentazione per la gestione quotidiana dei materiali. Inoltre, in caso di sovra-saturazione fisica dei magazzini, l’eccedenza di materiali si tramuta anche in costi operativi aggiuntivi, dovuti alle continue movimentazioni dei materiali per l’handling quotidiano, e all’aumento della possibilità di errori.

Benefici
Disponibilità delle merci: scorte elevate garantiscono la disponibilità delle merci per la vendita ai clienti, fattore decisivo in molti settori (tipico il caso del canale Retail, in cui la differenza tra un rivenditore e l’altro risiede spesso nella disponibilità immediata dei beni). Avere scorte elevate, inoltre, “nasconde” le irregolarità di funzionamento della catena distributiva, facendo percepire al mercato una logistica fluida e senza scossoni.
Minori costi di acquisto: acquistare grossi lotti di merci garantisce solitamente un prezzo unitario di acquisto inferiore. Per questo si procede spesso ai cosiddetti acquisti speculativi, ove la quantità (e il prezzo di acquisto) non rispondono a criteri logistici, ma a criteri commerciali.

Torneremo presto a parlare di scorte.

Buona logistica!

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