Analizzare un sistema logistico – prima parte

La logistica si compone di elementi molto vari.
Analizzare un sistema logistico serve per trovare aree di miglioramento del servizio o di ottimizzazione dei costi.

Per condurne l’analisi è necessario definire il tipo di sistema: la logistica può essere percorsa nelle due direzioni, ed essere quindi una logistica distributiva, oppure di una logistica di ritorno (reverse logistic).

Inoltre, la rete logistica può essere strutturata secondo due differenti modelli, alternativi: si può avere una rete logistica centralizzata, oppure una rete logistica distribuita.
Affronteremo questa distinzione nella seconda parte del post.

Vediamo più nel dettaglio le differenze tra le due direzioni della logistica: logistica distributiva e logistica di ritorno.

Logistica distributiva
Distribuisce le merci dal produttore al consumatore.
Include le fasi di:
- approvvigionamento dei prodotti dai produttori;
- lavorazione della merce in magazzino (aggiunta di valore alle merci tramite operazioni di prelievo, kitting, imballo, rilavorazioni diverse);
- consegna alla rete di vendita (direttamente alle destinazioni finali oppure attraverso dei punti di transito – transit point – sul territorio).
I driver di servizio più importanti del ramo ascendente della logistica sono rappresentati dalla completezza e dalla puntualità delle consegne.
La completezza e la correttezza delle consegne garantiscono alle diverse fasi della filiera distributiva la mancanza di errori e dunque la rispondenza di articoli e quantità richiesti dalle fasi a valle.
La puntualità delle consegne garantisce che tali articoli e quantità corrette arrivino a destinazione nel momento giusto.

Il livello di servizio è quindi ben misurato da questi parametri di qualità.

Reverse logistic o logistica di ritorno
Il ramo discendente della logistica si occupa di recuperare i resi (invenduti) dalla rete di vendita, e di trattarli per recuperare valore per l’azienda.
In genere include le fasi di:
- recupero e concentrazione in un unico magazzino di lavorazione (fase di raccolta e trasporto);
- controllo di coerenza tra il reso dichiarato e il reso effettivo: questo poiché la rete di vendita potrebbe avere vantaggi nel dichiarare rese quantità maggiori dell’effettivo, ad alimentazione del “mercato nero”;
- reimmissione, a seguito del controllo e di eventuali altre lavorazioni, nella rete distributiva (sotto forma di promozioni o sconti) o tramite cessione a terzi.

Dunque in questo ramo logistico il parametro più importante è quello relativo alla qualità del controllo. Oltre alla capacità di effettuare lavorazioni che permettano di rendere nuovamente appetibile dal mercato un prodotto che già una prima volta è rimasto invenduto.

Vedremo nella seconda parte del post la distinzione tra logistica centralizzata e logistica distribuita.

Buona logistica!

Nessun commento:

Posta un commento