Le attività operative del trasporto e del magazzino


Abbiamo visto che l’Operatore Logistico, per svolgere il suo ruolo in maniera adeguata e proattiva, dal punto di vista della facilitazione al cambiamento e al miglioramento dei processi logistici, deve possedere la capacità di realizzare e sviluppare un sistema informativo funzionale alle attività logistiche, e contribuire all’ottimizzazione dei processi tramite un’impostazione consulenziale della loro gestione (anche se sarebbe meglio definirla co-gestione, in coordinamento col cliente).

Su questi aspetti, di per loro molto vasti e importanti, torneremo di certo in seguito.
Ci soffermiamo ora, invece, sulla prima e forse più importante caratteristica che deve possedere l’operatore logistico: la capacità operativa, o, in altre parole, l’idoneità a realizzare nel concreto le attività logistiche connesse con il suo ruolo. Come ben si capisce, essere in grado di svolgere un lavoro è il prerequisito per… svolgerlo, e ovviamente per venderlo.

Ma in cosa si sintetizzano le attività operative della logistica?
Esse si differenziano a seconda della posizione occupata dall’operatore logistico nella filiera. Riassumiamo questi ruoli, e diamo l’elenco delle attività operative di ognuno, specificandone anche le risorse necessarie; nei prossimi articoli analizzeremo in dettaglio ognuna di esse.

Ruolo del Trasportatore o Vettore
E’ il soggetto che trasporta le merci, in inbound o outbound rispetto ad un magazzino (rispettivamente in ingresso e uscita dal magazzino considerato), e le fasi operative che deve saper svolgere sono:


- Trasporto: veicoli, autisti, sistema informativo geografico, sistema per la programmazione viaggi
- Magazzinaggio intermedio: si tratta del transito della merce nei cosiddetti magazzini di interscambio, o transit point. Sono magazzini esclusivamente di movimentazione ed uscita merce, che non possiedono stock, e si identificano spesso nelle piattaforme distributive: piccoli depositi dove, nel giro di poche ore, le merci vengono scaricate e ricaricate, per cui alla fine del ciclo lavorativo il magazzino appare vuoto
- Gestione dei documenti di trasporto: in accordo con la natura delle merci trasportate, devono essere redatti e utilizzati per il trasporto dei documenti prescritti dalle norme; in caso di sosta intermedia e ricarico delle merci, i documenti della seconda tratta di viaggio sono preparati dal trasportatore.



Ruolo del Magazzino
E’ il soggetto che immagazzina le merci, e esegue su di esse determinate lavorazioni che le modificano nel contenuto o solo nell’imballaggio, e che comprendono spesso diversi passaggi di disaggregazione e riaggregazione di merci secondo criteri variabili.
Le attività operative più tipiche di un magazzini sono:


- Ricevimento merci: occorrono spazi adeguati, banchine mobili (dette ribalte), personale operativo e mezzi di movimentazione adeguati ai pesi da spostare
- Spunta e messa a stock della merce: occorrono sistemi (manuali o informativi) per il controllo merci, e impianti di stoccaggio adeguati al tipo, peso e dimensioni delle merci stesse
- Ricevimento e preparazione ordini: occorrono sistemi di gestione degli ordini, attrezzature per il prelievo (carrelli commissionatori, ecc.), attrezzature per l’imballo e per lo smistamento dei colli; oltre ovviamente al personale operativo in grado di svolgere tali mansioni.
- Spedizione merce: è l’attività speculare a quella di ingresso, per la quale devono essere presenti attrezzature e personale adeguati.

In generale le attività operative “concrete” che l’Operatore Logistico deve essere in grado di svolgere sono legate strettamente alla capacità di disporre, organizzare, coordinare nel tempo e nello spazio delle risorse tipicamente labour-intensive, quali le risorse umane; e inoltre risorse tipicamente money-intensive, quali quelle relative a veicoli di trasporto, magazzini, impianti fissi e mobili, e sistemi operativi.


Si tratta dunque di risorse di complessa e costosa gestione, che presuppongono competenze e professionalità adeguate, oltre ad un mercato potenzialmente vasto e in grado di ripagarne i costi. Tutti elementi, questi, che concorrono alla ridotta consistenza del numero di operatori logistici effettivamente in grado di operare con efficacia ed efficienza nel settore.

Sottolineo che i medesimi requisiti e capacità devono possedere anche le funzioni logistiche interne alle aziende che scelgono di gestire la filiera logistica direttamente, senza ricorso ad appaltatori esterni.

Rimando ad altri articoli ulteriori e necessari approfondimenti sulle competenze dell’operatore logistico.

Buona logistica!

Nessun commento:

Posta un commento